Continuano i brevi racconti o flussi mentali del nostro Antonio Agabio. Parole in libertà da leggere tutte d’un fiato
Se c’è un passaggio che abbiamo saltato a piedi pari all’inizio, come uno steccato o una brutta esperienza è la ragione che mi spinge ad accompagnarvi in questo percorso. Come un qualsiasi blogger senza casa e stipendio mi cibo di immagini e scatto fotografie senza una macchinetta.
Dicevano che Vasco Brondi scrivesse da sdraiato i suoi testi perché l’immagine del cielo era ricorrente, soprattutto all’inizio. Io penso mentre cammino, e la mia immagine costante è la strada e la mia città.
Questo è il racconto di come tutto è iniziato. a breve vi proporrò il resto.
La mia mente è paragonabile a quell’uovo aperto sott’acqua che non si sfalda, che attrae solo pesci grossi ma sarebbe rimasto volentieri un pulcino idrofobo con una passione per il grano duro e i castelli di carta. Come il ministro della giustizia e quei fogli che forse ha firmato ma sicuramente non ha letto, perché non gli piacevano un granchè o più semplicemente perché cieco dalla nascita. Aprirei però una parentesi sulle macchine parcheggiate in seconda fila magari nelle strade trafficate dove passano anche autobus di linea costretti a fermarsi e a far perdere tempo a chi ci sta dentro.
Tanto all’autista affetto da asperger ciò non reca grandi problemi, un po’ perché “che vuoi che impegno improrogabile abbia uno che usa i mezzi pubblici” un po’ perché sta pensando solo alle dieci di sera quando torna ad abbracciare la moglie il figlio che magari a sua insaputa ha anche preso 4 in storia come scajola.
Che peraltro sarebbe salvo se l’italia al posto del colosseo avesse la torre eiffel perché si vocifera che basti togliere un bullone preciso per far crollare del tutto la struttura e le sue accuse di abuso edilizio. Ma la gente non lo sa e troppo spesso, per non rischiare, ci va giù di macete sprecando fatica, sudore e i conseguenti cinquanta centesimi alla lavanderia automatica. Non è vero che c’è crisi, è la gente che spreca.
Potrebbe usare i mezzi pubblici ad esempio. a suo rischio e pericolo.