Qualche mese fa, avevamo già proposto le interviste delle Fashion Designer sarde “Elisa Mannai” e “Claudia Errante”. Ora, parliamo invece, di una ragazza di Siliqua, che si è inventata un modo di creare gioielli, tutt’oggi poco usato, anzi, diciamo mai visto. Lei è Sara, del brand “JeWELLEry” e si è raccontata sia tra le righe del blog “Fashion Tips Men” (www.fashiontipsmen.blogspot.it) che di Sciradì.
Parlaci un po’ di te.
Ciao ragazzi! Mi chiamo Sara, ho vent’anni e dal momento in cui li ho compiuti la mia vita ha preso una bella svolta. Ho frequentato il liceo artistico di Cagliari, con indirizzo grafico e ho conseguito il diploma giusto un anno fa, proprio domani è l’anniversario del mio esame orale! Durante il periodo scolastico, esattamente a partire dalla terza superiore ho iniziato a far fruttare le mie doti grafiche da dilettante dando vita a una serie di tees con le stampe dei miei disegni in vettoriale, per questo il mio appellativo su facebook, WELLE T SHIRT. Successivamente mi sono un po’ spenta e dedicata soltanto ai COMPITI PER SCUOLA, con ottimi risultati nelle materie artistiche, un po’ meno in quelle umanistiche ahimè. Il BOOM della mia creatività è esploso subito dopo aver finito il liceo, quando mi sono trovata senza niente da fare, con un bel mazzo di fogli bianchi avanzati, acquerelli e china! E’ proprio in quel momento che mi sono trovata di fronte agli occhi la cartella di cartone che conteneva gli elaborati dell’ultimo anno scolastico. NON POTEVO BUTTAR VIA TUTTO QUEL CARTONE, allora sono andata a dormire e l’indomani mattina sapevo già cosa farne. E’ nata JeWELLEry! E’ proprio vero che la notte porta consiglio, a me proprio non mi fa dormire, mi bombarda di idee.
La passione per l’arte come è nata ?
A casa fin da che mi ricordo, sono sempre stata catalogata come una piccola artista, non so bene per quale motivo, ma questo ha fatto si che io ci credessi e continuassi negli anni a formarmi seguendo un percorso artistico. Già dalle scuole medie, quando il mio professore di Arte, sordomuto, giuro, un grande! Mi aveva chiesto che liceo avessi voluto frequentare e alla risposta “Liceo artistico” si mise a ridere e disse “ Quindi non hai la minima voglia di lavorare nella tua vita “ urlando, ovviamente perché lui non sentiva la sua voce “RAGGASSII” qualcuno se lo ricorderà ancora.. Comunque aveva ragione, se il mio futuro lavoro dovesse essere quello che faccio adesso, direi che chiamarlo lavoro è sottovalutato, per me è una passione è tutto amore!
Oltre gli accessori e la produzione di gioielli hai qualche altro hobby ?
Si, ma non lo chiamerei un hobby, anzi, vorrei proprio che fosse il mestiere della mia vita, solo che ci vuole molta pazienza, tenacia, curiosità e tanta voglia di imparare. E’ il mondo dei tatuaggi, che mi accompagna dalla tenera età di quindici anni, aspettando i diciotto per il primo, che è il più importante e non mi fa mai scordare che il meglio deve ancora arrivare! A Gennaio ho frequentato un corso regionale per tatuatori e piercer, posso dire di avere una buona base teorica, ma è la pratica la parte tosta! Per ora giro di studio in studio con i miei disegni in cerca di qualche buon’anima disposta a prendermi sottobraccio.
(Qualche tatuaggio lo eseguo, per chi si fida)
Hai un artista che ti ispira ?
Si, vado matta per gli artisti classici, per l’arte barocca, i dipinti che rappresentano corpi femminili sensuali e rotondetti. Due artisti, con la A maiuscola che mi ispirano tantissimo sono Jean Dominique Ingres e John William Godward, provo spesso a realizzare i corpi femminili dei loro dipinti sui miei disegni ad acquerello, dandogli un carattere del tutto diverso dal loro. Spero che non si rivoltino nella tomba!
Come artisti del tatuaggio invece seguo come musa Sarah B Bolen, oltre l’essere una donna bellissima è anche tutto il resto. Un altro tatuatore molto giovane ma che stimo tantissimo è Aron J. Dobois, i suoi lavori sono qualcosa di sublime e romantico.
Come mai hai deciso di buttarti nel mondo degli accessori ? Sei contenta dei risultati che hai ottenuto ?
Mi sono buttata nel mondo degli accessori, prima di tutto perché non volevo sprecare tutto quel cartone, poi perché dovevo trovarmi qualcosa da fare, E SOPRATTUTTO perché in qualche modo dovevo racimolare dei soldi per non dipendere del tutto dai miei genitori, ormai sono grande. Al giorno d’oggi non bisogna trovare lavoro, BISOGNA INVENTARSELO. E si, sono molto soddisfatta dei risultati, soprattutto con la seconda collezione!
Il tuo stile, ha messo la sua impronta all’interno della collezione ?
Certamente si, i miei gioielli, chiamiamoli così, sono miei figli. Glamour, trash, UN PO’ PORNO, estrosi.. Non ho un vocabolario abbastanza fornito per deporre altri aggettivi. Oltretutto li creo in un modo molto istintivo, mi faccio prendere dai colori e dalle forme, sono proprio come me “SBENTIAUSU” mi dispiace per chi non conosce il sardo..
La collezione precedente come l’hai ponderata?
Come ho detto su, JeWELLEry è nata da una dormita, tutto mi è apparso in sogno come l’arcangelo Gabriele alla madonna.
La nuova collezione, che è uscita il 17 giugno, ha avuto sicuramente una crescita stilistica, hai avuto qualche ispirazione ?
Sono molto fiera di questa nuova collezione, ho ricevuto solo complimenti e mi rendo conto di essere diventata molto più professionale manualmente, con una scelta più raffinata dei dettagli e nelle composizioni. Tutto il successo è anche dovuto grazie ai miei amici, e collaboratori che hanno dato valore ai gioielli creando uno shooting fotografico con i fiocchi. Tra cui Francesco Diomedi che si è curato dello Styling, Claudia Errante del trucco (anche se lei è una stilista, e l’adoro). Zurbi Deyn fotografo non professionista, ma che si è rivelato un futuro talento e Chiara Aru attrice, approssimata modella a cui ho chiesto di prestarmi il suo viso dai lineamenti tenaci da bad girl che hanno contribuito a dare anima agli accessori!
Lasciaci qualche tuo contatto in modo da poterti contattare.
Prima voglio ringraziare tutti quelli che mi seguono e spammano in continuazione la mia pagina perché credono in me! Poi voglio ringraziare te Giammi, per avermi dedicato il tuo tempo-spazio in questa rubrica! Grazie
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