Una delle anime storiche delle radio sarde ai taccuini di Sciradì. Il passato, il presente e il futuro che per lui è oggi. Ecco Maurizio La Rosa, anima e motore della webradio “RadioMela”.
– Come è nata la tua passione per la radio?
Non so neppure io, forse perché alla fine degli anni 70 andavano molto di moda ed era il modo più facile per ascoltare la musica più bella senza comprare i dischi.
– come si è sviluppata pian piano negli anni?
Nel 1982 inizio a fare il dj nelle feste in casa di amici, ascoltavo per ore le radio storiche Cagliaritane come Radio Tele Linea, Radio Jolly, Radio Mambo, Radio NBC, La Voce Sarda e molte altre sino a quando scopro che un mio vicino di casa Maurizio Casu, anche lui giovanissimo, armeggiava con trasmettitori, antenne e attrezzature per fare la radio. Nel 1983 inizio a giocare con lui nella sua Radio Marina Libera. Nel corso degli anni 80 ho collaborato con moltissime radio e discoteche del cagliaritano sino a che nel 1993 da unìaccordo con Beppe Fanni, titolare della frequenza 100.200, dò vita alla prima radio dove si trasmette 24 ore su 24 solo musica da ballo, Radio Monte Claro Studio Line.
– poi arriva la sfida di Radio Mela, il web e la radio, sicuramente una cambio di passo…
Nasce dal desiderio di rimanere attivo nel campo della comunicazione radiofonica ma soprattutto nel sentirsi coinvolti in un settore nuovo e stimolante come il web. Radio Mela è una realtà importante che può vantare le collaborazioni di speakers e djs sparsi per tutta Italia che trasmettono in diretta da studi sparsi per la nazione. La radio è tematica con la programmazione basata su una playlist di musica anni 80/90 principalmente da ballo.
– chi collabora con te?
Christian Bonsound da Vercelli, Fabio Ralph da Carrara, Paolo Managò da Sarzana, Enzo Persueder da Modena, e poi i Sardi Maurizio Santi, Bruno Uda, Roberto DJRox e Luca Ferramola sono lo staff che al momento sostiene Radio Mela.
– perchè hai scelto di andare sul web e non di tornare/restare nelle medie frequenze?
La scelta di una radio web è dettata dall’impossibilità finanziaria di acquisire licenze per trasmettere in banda fm ma questa esperienza sul web apre uno scenario inaspettato, per Cagliari Radio Mela è nulla ma siamo una radio molto famosa nella rete. Ritengo sia importante rendere noto un dato ufficiale per dare una giusta dimensione al fenomeno web radio. Nella classifica d’ascolto mondiale delle radio in rete Shoutcast (sistema di trasmissione web) per il mese di Settembre 2013, Radio Mela è al posto 2520, in vantaggio di migliaia di posizioni rispetto a famosi network radiofonici fm regionali e nazionali!
– torniamo indietro nel tempo: cosa ricordi con più piacere dei tempi di MonteclaroStudioline?
Le collaborazioni con i djs e con il negozio di dischi Music Studios
– Qualche aneddoto presente e passato?
Il caso vuole che in questo progetto futuristico chi sostiene in pubblicità il mio progetto non sia Sardo, abbiamo solo un’azienda locale che si pubblicizza su Radio Mela, gli sponsor più importanti sono i siti: Scuolediballo.com, Autonauticaepomeo.it, Accademiamugnano.com e la Softwaredautore.it (queste ultime 3 aziende sono Napoletane).
A completare questo sogno sono gli ascoltatori che spesso inviano donazioni in denaro, in tutta la mia esperienza di radio non avevo mai visto una cosa simile. Siamo la compagnia di persone che lavorano, di persone che vivono la vita di tutti i giorni ma anche di persone che soffrono, che si trovano in situazioni fisiche o psicologiche tali da trovare in Radio Mela quella carica giusta che li mette in condizioni di affrontare le difficolta della vita con serenità. (Noi la chiamiamo la radio delle emozioni).
– ora vogliamo guardarti un po’ in tasca: quanto costa tenere una web radio?
Credo troppo, dovrebbe essere un mezzo democratico accessibile facilmente a tutti ma per avere una web radio regolare serve coprire spese relativi a diritti d’autore e di gestione quantificabili in 5000 euro anno.
– di questi tempi, c’è ancora spazio per fare buona radio? se sì, quali sono gli ingredienti?
Certo, gli ingredienti credo si basino sulla semplicità, gli ascoltatori sono stanchi delle notizie e impostazioni da network, servono realtà radiofoniche vicine alle persone.
– quali progetti hai in serbo nel futuro?
Nessun progetto, ci sentiamo già nel futuro.
– come vi possiamo ascoltare?
Semplicemente dal sito www.radiomela.it o dalle applicazioni Android/Apple cercando negli store “radiomela”