Tra i volontari che sono andati ad aiutare le popolazioni colpite dall’alluvione c’erano tantissime e diversissime persone comune e anche protagonisti del mondo della notte. Tra questi, un noto dj dell’oristanese, storico esponente della movida isolana, Sandro Azzena. Che abbiamo raggiunto e intervistato.
– Ciao Sandro,come è nata la tua idea di dare una mano agli alluvionati?
All’improvviso, ho sentito il bisogno di prendere la macchina per offrire il mio aiuto. Ho risposto all’annuncio di un mio amico Peppe e di primissimo mattino siamo partiti. Una volta arrivati ad Uras ci siamo presentati in comune dove ci hanno offerto degli incarichi di lavoro. Per motivi di lavoro il mio amico ha lavorato solo mezza giornata, mentre io ho continuato l’avventura del volontariato.
– Di cosa ti sei occupato?
Dovevo organizzare una squadra di volontari, alcuni amici altri incontrati sul posto.
Ho potuto constatare la potenza dei social network , dove ho reperito attrezzature professionali senza le quali non avremo potuto portare a termine i nostri compiti.
Oltre all’organizzare la squadra ho lavorato per il ripristino di un negozio , tre case , tre scantinati.
– Che cosa hai visto al primo arrivo a Uras?
Ho visto un paese distrutto (in tv non rende l’idea che cosa sia stato).
Ho visto una grande dignità della popolazione.
Ho visto una forza di volontà pazzesca.
Ho visto persone anziane offrire il proprio sostegno morale, con incitamenti , ringraziamenti e ottimi piatti di pastasciutta 🙂
Ho visto una grande opera delle forze dell’ordine e una marea di ragazzi pronti a lavorare in mezzo al fango.
– c’è qualche episodio che ti ha colpito?
Mi ha colpito al cuore la commozione del proprietario del negozio che abbiamo rimesso a nuovo, abbracciarci e piangere e non sapere come dirci grazie, quando invece eravamo noi a doverlo ringraziare perché sentirsi utili verso il prossimo ci ha arricchito davvero!
– Qualche altro che non avresti voluto vedere?
Non dimenticherò facilmente la riga di fango nelle pareti delle case a piano terra che arrivava ad un metro e trenta centimetri.
Non dimenticherò il pianto disperato di una donna per un piccolo temporale: lo spavento dell’alluvione l’ha segnata per sempre.
– Attualmente, com’è la situazione nell’Oristanese?
la situazione è ormai sotto controllo , anche se ci sarà bisogno di tanti lavori per specialisti come calciasti, falegnami, elettricisti, idraulici, imbianchini…
– Credi che questo filo di solidarietà possa durare ancora, oltre l’alluvione?
Nei mesi a seguire ci sarà molto bisogno di volontari specialisti che, in accordo con il comune e le famiglie dovranno dare una grossa mano d’aiuto.
Oltre i risarcimenti occorrono i ripristini, spero che nessuno si dimentichi di loro nei prossimi mesi.
Grazie e ancora complimenti Sandro.