“How might we…”. Come potremmo… risolvere creativamente il problema che abbiamo individuato? Parte da questa domanda chiave il workshop tenuto da Maria Serra, design thinker e fondatrice della piattaforma di consulenza onlclaude.com, all’Open Campus di Tiscali.
Il design thinking è un metodo, un processo circolare attraverso il quale si sviluppa una soluzione innovativa, che risponde all’esigenza dell’utente e del contesto nel quale è inserito. Una sfida, come la definisce la relatrice, il cui il modus operandi deve essere strutturato nel modo più empatico possibile, per giungere ad un prodotto di qualità. Interpretare i bisogni della persone-target è la costante in ogni step del processo, ancora più che l’obiettivo.
Ognuno di noi può essere designer: significa progettare, fare editing visivo, osservare e inquadrare, come in una fotografia, il problema da un punto di vista integrato ed efficace.
E la tolleranza al fallimento è un’altra importate prerogativa. Dopo la fase di studio, infatti, si procede con la messa a punto del prototipo, in modo da ricavare dei feedback: il testing del prodotto permette di capire quale direzione si è intrapresa, è la “prova del nove”. Si è riusciti a soddisfare appieno la domanda originale? è stato considerata una sufficiente ampiezza di soluzioni? Da qui, infine, si arriva all’ultima fase che è quella dell’implementazione, nella quale si corregge “il tiro” e viene perfezionato il lavoro. E il risultato, spesso, trova un ottimo riscontro.
Il Design thinking ha vasta applicazione soprattutto nell’ambito organizzativo di PMI, grandi aziende e startup. Nato nel 2000, in California, è un modello strategico particolarmente diffuso anche nella realtà manageriale anglosassone.
L’open lesson è disponibile in streaming su http://www.opencampustiscali.it/en/video/?video=116835.
Per contatti: Maria Serra, mariaonclaude.com
Michele Molia