Oggi è venerdì, una delle giornate della settimana più produttive. Invece, che succede? Solo 4 prenotati contro i soliti 40. Qualcosa non mi torna, anzi no, torna tutto! L’avatar inanime per la maggior parte del tempo deve esser stato posseduto dal salviniano messia e ha proclamato, fatto terrorismo, minacciato stop&go di formula 1 memoria! Oh, ma che soddisfazione poter dire: mi avete rotto, adesso chiudo tutto! Bravo! Davvero Bravo, mettiamo in ginocchio le categorie già alla canna del gas!
Io ovviamente non capisco niente, sono un ingegnere, non un medico, faccio pane, pizza, paste… ma pago 11/12 stipendi, questo lo so bene! Da bambino mio papà mi ha insegnato che le cose si imparano non con le minacce ma con la corretta informazione. Non sono un negazionista, per carità, lo so che questo virus in alcuni casi può creare delle complicazioni anche gravi, ma è come se non attraversassi le strisce pedonali per paura di morire. Ecco il messaggio che sta passando è questo: terrore, se esci di casa muori; se c’è un positivo in classe di tuo figlio, muori; se vai in un locale, o in palestra, o al bar, muori! No, scusatemi, non ce la posso fare! Il problema c’è, e lo sappiamo, dal mio avatar mi aspetterei un appello alla cautela, all’uso delle precauzioni (come si fa con l’HIV… non è che abbiamo smesso di trombare!), all’attenzione quando si va in strada a piedi (attento a quando attraversi!); in bici (metti il casco e usa le ciclabili (sich!)); in moto (casco in testa e luci sempre accese!); in macchina (non superare i limiti di velocità, non bere e non drogarti se devi guidare!). Ecco, da uno che governa una regione mi aspetterei un appello al buon senso dei propri corregionali, un’informazione corretta che ci dica i numeri esatti dei reparti di terapia intensiva e che ci spieghi come non possiamo permetterci un aumento di contagi, mi aspetterei un appello al buon senso; mi aspetterei, come farebbe un buon padre di famiglia, fiducia, non minacce, non terrore!
E visto che mi sfogo, poiché sono molto preoccupato per me, per i miei dipendenti, per le loro famiglie (proiettando a tutta la città, regione, nazione), non tollero commenti da chi percepisce uno stipendio più o meno lauto anche standosene comodamente a casa! E lo dico da ex-dipendente molto ben pagato! Non funziona così, non è standosene a casa “che tanto il 27 è San Paganino”. No, è andando in giro, con tutte le precauzioni del caso (come quando fate sesso con un partner non abituale), e consumare, acquistare, mangiarvi una pizza, un panino, una bistecca e bevendovi un bel calice di vino o di birra! L’OMS ci ha spiegato come fare, non ci serve l’avatar a minacciarci!
E velo dico con il sorriso: #vaffanculo !
Stefano Pibi è il proprietario del locale “P bread” che si trova in via Cristoforo Colombo a Cagliari