Il primo Maggio in Sardegna è soprattutto La festa di Sant’Efisio
La “Ramadura” è un termine che sentiamo spessissimo durante questa processione; questa parola deriva da ramo, o da ramaglie, del tagliare e dell’usare i rami, per infiorare la strada.
I rami che venivano scelti erano quelli delle piante aromatiche delle quali la nostra Regione è davvero ricca: Alloro, Menta selvatica, Rosmarino, Ginepro, Mirto, Lavanda, Eucalipto, Elicriso, Malva e poi venivano aggiunti petali di rosa di tutti i colori.,
Il Rito della “Ramadura” avveniva non tanto per la piacevolezza di realizzare i tappeti verdi e colorati dai petali di fiori per il passaggio dei cortei, quanto per attenuare l’odore predominante degli escrementi dei buoi e dei cavalli usati per trainare il cocchio e le traccas (i carri da lavoro addobbati per le sagre e le feste religiose), che defecavano e urinavano durante la processione.
Anche quest anno non ci sarà la processione dei fedeli a causa del COVID. Ma il Santo scortato dall’ Arciconfraternita del Gonfalone,sarà posizionato sopra una camionetta militare passerà per le vie del centro per recarsi a Villa Ballero, poi da lì indosserà abiti meno festosi e verra trasferito a “su Loi”.
Molte persone anche quest anno non hanno rinunciato a preparare dei cesti con fiori e rami che verrano lanciati dai propri balconi al passaggio del Santo.
Santu Efisiu martiri santu..protettori poderosu de sardigna speziali liberainosi de mali efis martiri gloriosu.