La Rainbow Warrior il guerriero dell’arcobaleno è stata la nave ammiraglia della flotta di Greenpeace.
L’evento più noto associato ad essa è il suo affondamento, il 10 luglio 1985, la nave venne minata con due cariche esplosive collocate all’esterno dello scafo. L’attentato, oltre a conseguire l’obiettivo primario di affondare la nave nei bassi fondali del porto, causò la morte per annegamento del fotografo olandese di origine portoghese Fernando Pereira, attivista del movimento.
È nel 1989 che venne acquistata una nuova nave chiamata “Rainbow Warrior II” che fu risistemata con l’obiettivo di minimizzare il suo impatto ambientale: un veliero a tre alberi e motore diesel da 555 tonnellate a scafo metallico costruito in Gran Bretagna.
La nuova imbarcazione fu presente al Summit della Terra a Rio de Janeiro nel 1992, nel 1993 sostituì la Sirius nella campagna per la difesa del Mediterraneo.
Nel 1995 è di nuovo nell’Oceano Pacifico per manifestare contro i test nucleari della Francia a Moruroa dove è al centro delle attenzioni delle truppe francesi insieme alla nave MV Greenpeace. Nel 2001 è in Qatar per far pressioni al WTO affinché gli USA aderiscano al Protocollo di Kyōto.
Da qualche giorno è al Porto di Cagliari, noi vi consigliamo di andarla a vedere.