Cagliaritani d’autunno, ecco i must have che ci contraddistinguono!

Con l’arrivo dell’autunno, noi cagliaritani con le nostre abitudini e le mode riprendiamo il sopravvento e abbiamo una scaletta di riti che dobbiamo assolutamente assolvere.

Spoiler: è articolo per sorridere e scherzare delle nostre ossessioni.

I primi smanicati

Settembre è appena iniziato, ma è già tempo di sfoderare gli smanicati. Non importa che il termometro segni ancora temperature estive: lo smanicato è il nostro must-have autunnale, un simbolo di quella transizione tra l’estate e l’inverno che si deve rispettare con rigore. Nei bar, al mercato, durante le passeggiate serali, sfoggiamo con orgoglio lo smanicato, dimostrando di essere in perfetta sintonia con la stagione. Per un freddoloso come me, poi…

Poetto, arrivederci!

I cagliaritani lasceranno lentamente il mare, perchè il Poetto per i cagliaritani è bello da giugno inoltrato ad agosto, è bello dire che ce l’abbiamo solo noi, è bello taggare Milano alla prima fermata per sfottere gli amici che ancora lavorano su, fare la foto del computer mentre si lavora davanti a uno spaghetto e magari aggiungere la frase “come posso raccontare che”…, ma a settembre per tanti, il Poetto non va più bene.

Uscire dal CAP 09100, si può fare

L’autunno porta con sé il profumo delle sagre, e noi cagliaritani non perdiamo certo l’occasione di parteciparvi, sempre attenti a non perdere nulla del nostro DNA. Dobbiamo esportare cultura. Ma attenzione, non si tratta solo di gustare prelibatezze locali: ogni sagra è il pretesto perfetto per aggiornare il nostro profilo Instagram.

Outfit curati, sorrisi smaglianti davanti a piatti fumanti di malloreddus o mentre stringiamo tra le mani un pezzo di maialetto DOP con l’orgoglio sardo a gonfiare il petto. La vera sfida? Trovare la sagra più suggestiva e gettonata per scattare quella foto che raccoglierà più like e per una volta sentirsi decisamente “sardo”! Poi dobbiamo farle tutte, specie quelle top: Santa Greca di Decimo, Santa Maria di Uta, Santa Vitalia di Serrenti, Santa Maria Acquas di Sardara, come se fosse un Cammino di Santiago con le varie tappe.

E poi ci sono in calendario da fare Autunni in Barbagia, Calici sotto le stelle, Corti aperte, non importa se ho parcheggiato l’auto nel paese vicino, non importa se alla fine non riuscirò a mangiare nulla e dovrò accettare un panino del caddozzone: l’importante è esserci e raccontarlo sui social (e ovviamente che non ci sia il Cagliari che gioca in casa). O ancora, incontrare altri cagliaritani come noi con cui fare le stesse cose che facciamo fanno in città.

La notte? Si va ai closing party

Da decenni le ultime serate estive, ovunque siano, si chiamano Closing Party. Con questo termine internazionale vogliono sotto sotto sfidare le chiusure delle disco di Ibiza e annunciano indimenticabili stagioni invernali. C’è una curiosità: i closing party ripetuti e che durano due o più settimane (ed è un modo per non svelare la stagione che verrà). Poi ci sarà il periodo delle feste itineranti prima delle inaugurazioni della stagione invernale (che in Sardegna, si sa, arriva a novembre, causa clima!)

Per l’inverno che si fa? Spoiler, ma non troppo

L’esperienza più coraggiosa, lo sapete, sarà più avanti. Sarà quella invernale, la neve a Fonni. Non appena si diffonde la notizia che le prime nevi hanno imbiancato le vette del Gennargentu, parte la mobilitazione. Noi cagliaritani ci prepariamo con largo anticipo: giacche pesanti, stivali imbottiti e, naturalmente, smanicati sotto i piumini.

La gita a Fonni è un rito sacro, un’occasione per sentirsi parte di quella Sardegna che sa di montagna e tradizione. E non importa se la neve si scioglierà il giorno dopo: l’importante è esserci stati e averlo documentato con l’immancabile selfie.

Cagliari in autunno è un luogo affascinante, reso unico dalle abitudini e dalle mode dei suoi abitanti.

Noi cagliaritani sappiamo come affrontare la stagione con stile, mescolando tradizioni consolidate a tocchi di modernità. Tra smanicati, sagre e la tanto attesa neve a Fonni, l’autunno cagliaritano si trasforma in un periodo come sempre curioso da vivere e raccontare.

E voi che farete?

(Ri-avviso ai naviganti: è un articolo per sorridere e scherzare di noi e delle nostre ossessioni)

 

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