Ci piace raccontare storie in città, di persone che fanno e magari trovano anche nuove strade. Come due fratelli cagliaritani, Rossella e Piergiorgio. Due storie diverse nonostante siano appartenenti alla stessa Familia, i fili di due vite lontane che si ritrovano per creare qualcosa di unico.
Lui, con una grande esperienza nell’accoglienza e nella ristorazione in Argentina, esattamente a Cordoba; lei, pubblicitaria nella frenetica Milano. Poi la pandemia, la vita, la crisi economica nel paese di Maradona (per lui) e la volontà di tornare a casa e crescere i figli in Sardegna (per lei). Un’idea che si faceva sempre più forte, una nuova avventura nella ristorazione unendo l’esperienza sul campo della cucina alla capacità di promuovere prodotti e servizi. Nasce così Hermanos, un locale che fa delle empanadas argentine il suo motivo d’esistenza. Prodotte e vendute sempre nello stesso posto, particolare non da poco.
Ma cosa sono le empanadas? Un’icona della cucina sudamericana, queste sfoglie ripiene racchiudono una storia di viaggi e contaminazioni. Si dice che le empanadas abbiano origine nel Medioevo, ispirate ai pasticci di carne degli arabi, arrivati poi in Spagna e da lì in America Latina con i colonizzatori. In Argentina, l’empanada è diventata un piatto simbolo, capace di raccontare le diversità regionali con ripieni che spaziano dalla carne speziata al mais dolce. Non è solo cibo: è cultura, è condivisione, è il sapore di casa.
Così, proprio questa tradizione così lontana ha trovato casa in via Grazia Deledda, a Cagliari. Da Hermanos non troverete un ristorante o un fast food, ma un vero e proprio angolo dell’empanada. La filosofia è chiara: pochi piatti, coerenza, qualità impeccabile. Ce lo racconta anche Rossella, che ha un’idea chiara su quale sia la mission. Tutto ruota attorno a loro, a dieci empanadas in menù e all’ Empanada del Dia, che cambia ogni settimana.
L’ambiente è luminoso, accogliente, con una cucina a vista che trasmette fiducia e trasparenza mentre Rossella – che ha curato anche gli interni con lo stile della sua declinazione professionale milanese – e Piergiorgio lavorano assiduamente dal mattino alla tarda serata (ancora non abbiamo capito come trovino tutte queste energie!). Subito all’ingresso, il bancone espone le diverse varietà di empanadas, tutte realizzate artigianalmente – sempre nel locale – con ingredienti freschi e di mercato. A completare il quadro, ci ha stupito l’originale tavolo della condivisione: un invito a sedersi, gustare e magari fare nuove amicizie. Che a Cagliari, si sa, non è così scontato che accada.
Il menù offre sapori, mixando tradizione argentina e creatività sarda. Tra le proposte, c’è la Petisa, con pomodoro datterino, mozzarella, prosciutto cotto e basilico, o l’Asadita, un omaggio alla griglia argentina, con manzo tagliato al coltello, patate, olive, cipolla, uovo e spezie. Da non perdere anche la Pelada, ripiena di caponata e pecorino e la Maradona (poteva mancare?), sempre con con marzo argentino.
Le abbiamo assaggiate e….ogni empanada è stata un’esplosione di gusto, leggera e gustosa, accompagnata da birre come la Quilmes e la Buenos Ayres e vini argentini che completano l’esperienza. C’è anche un corner di prodotti locali come il dulce de lece e gli alfajores (cioccolatini).
Hermanos non ci è sembrato solo l’ennesimo locale di ristorazione in città (e sappiamo quanto oggi la banalità sia facile), ma un viaggio, un abbraccio, un pezzetto caldo di Sudamerica in Sardegna. La loro storia è un esempio di “ritorno a casa”, ma anche di voglia di far qualcosa di unico in città, senza scendere al compromesso della moltitudine dei piatti e dell’offerta. E chissà che non nascano altri punti…
Se siete a Cagliari e volete provare qualcosa di autentico, diverso, eppure così familiare, l’empanada vi aspetta dal pranzo alla cena. E, come dicono loro, “piccolo è bello”!