A Cagliari l’arte urbana non si ferma mai. Dal 16 al 19 gennaio torna il Cagliari Urbanfest – Generazioni Metropolitane, il festival ideato da Asteras con la direzione artistica di Ivana Salis e Barbara Catte, coadiuvate dal team dell’associazione culturale, pronto a portare colori, idee e riflessioni nei quartieri della città. Tra mostre, incontri e performance, questa seconda parte del festival punta dritto al cuore di un tema centrale: la sostenibilità sociale.
Stampace, Marina, Sant’Elia e il Castello di San Michele saranno il palcoscenico di un programma ricco e variegato. Si parte giovedì 16 gennaio con l’inaugurazione di Burnout, una mostra collettiva al Temporary Storing di Stampace, che affronta temi attualissimi come lo stress da lavoro e i diritti negati, attraverso le opere di artisti come Nicko Straniero e Tonino Mattu.
Il venerdì al Castello di San Michele è invece dedicato al dialogo tra realtà e illusione, con la collettiva Nuove Illusioni. Oltre novanta opere esplorano il rapporto tra tecnologia, metaverso e memoria, coinvolgendo artisti di rilievo come Nicola Caredda e Mara Damiani. Nel pomeriggio, riflettori puntati su Sant’Elia, con una conferenza che ripercorre la storia e immagina il futuro di uno dei quartieri più controversi e affascinanti della città.
Sabato è la giornata per chi ama immergersi nell’arte urbana a cielo aperto. La mattina, un tour guidato tra i murales di Sant’Elia permette di riscoprire le opere nate durante le edizioni passate del festival. La sera, spazio a Confini, installazione audiovisiva di Enrica Sirigu nello Spazio e Movimento della Marina. Un’opera che parla di confini violati e libertà negate, tra discriminazioni di genere e molestie sul lavoro.
Domenica, il Castello di San Michele chiude in bellezza con una giornata che unisce musica, racconti e arte. Tra una visita guidata a Nuove Illusioni e il dialogo con artisti e curatori durante l’Urbanfest Talk, ci sarà spazio per riflettere su ciò che l’arte può davvero fare per una città.
Cagliari Urbanfest è molto più di un festival: è un invito a osservare la città con occhi nuovi, lasciandosi ispirare dall’arte e dai luoghi che la ospitano. Una passeggiata tra i quartieri, un tuffo nelle idee. Perché, come dice il festival, la sostenibilità non è solo ambientale, ma anche sociale e culturale.