Gli italiani bloccati in questo momento in Brasile, sono circa 1.500 e chiedono di poter rientrare.
Lo chef sardo, Pier Paolo Argiolu che si é recato a Gennaio con la sua famiglia a Recife capitale dello Stato del Pernambuco, non può più tornare in Italia.
Alcuni erano lì per lavoro, altri a trovare parenti, altri per fatti loro.
Nessuno di loro si è recato lì infrangendo la legge.
Sono lì per un decreto folle che vieta tutti i voli dal Brasile per via della variante Covid NON BRASILIANA che già è arrivata in Italia da altri paesi.
Il decreto firmato il 16 gennaio, dall’ormai ex ministro ( riconfermato ieri) della Salute, Roberto Speranza, non specifica che i cittadini italiani sono esenti ma blocca tutti i voli.
Dal Brasile sono rientrati tutti: francesi, tedeschi, spagnoli, anche algerini. Tutti!
È un problema che ormai riguarda solo i cittadini italiani.
La svista di un ministro?
Molti di loro devono tornare al lavoro, altri dai figli o da genitori malati, qualcuno deve fare visite mediche o terapie, ci sono bambini che devono tornare a scuola, altri hanno finito i soldi per soggiornare coattamente in Brasile.
È passato quasi un mese.
Questi sono i danni che crea un Governo di onesti incapaci.
E commenti tipo “potevano restare in Italia” che leggo sparsi qua e là sono la dimostrazione che ormai siamo assuefatti a questo sistema pseudo autoritario che fonda il suo potere sull’incapacità, l’austerità, la delazione e l’ignoranza.
Siamo schiavi di un manipolo di idioti.
In questo video, Pierpaolo racconta il suo viaggio di rientro in Italia, mai avvenuto https://www.facebook.com/pierpaolo.cozzina/videos/10222906928456009/
Questi sono gli hashtag che si stanno utilizzando per sensibilizzare tutti