Ma che bello… e c’eravamo anche noi!
Il quartiere Sant’Elia ha vissuto due giornate speciali il 14 e 15 dicembre, all’insegna della musica e della condivisione, grazie a Musica Futura, un laboratorio di musica elettronica che ha animato il Lazzaretto sabato e domenica scorsa. L’iniziativa, organizzata da Futura Tech Music con il supporto del Presidio Cittadino di Sant’Elia e della Cooperativa Carovana, ha visto la partecipazione entusiasta di bambini e ragazzi fino ai 18 anni, regalando al quartiere un’atmosfera di creatività e connessione. In particolare, la fascia d’età 5-11 anni ha risposto con grande entusiasmo.
Le due giornate sono state pensate per offrire un’esperienza immersiva a contatto con la musica, utilizzando l’elettronica come strumento di inclusione sociale e personale. Il programma del sabato era incentrato su attività di DJing, mixing, produzione musicale e beatmaking, con una sezione speciale dedicata all’influenza dell’Intelligenza Artificiale nella creazione musicale. I ragazzi hanno avuto modo di esplorare software avanzati e sperimentare con strumentazioni professionali, guidati da esperti del settore. E figuriamoci se anche i genitori non si son messi a murigare sugli strumenti!
La domenica, invece, il focus si è spostato verso la musica inclusiva e la scoperta dei ritmi naturali. Un laboratorio, curato da Simone Mura, ha coinvolto attivamente anche bambini con ADHD e DSA, permettendo loro di esprimersi attraverso la creazione musicale e il ritmo. L’obiettivo era abbattere barriere e pregiudizi, offrendo a tutti i partecipanti un contesto accogliente e stimolante. Un altro laboratorio, curato da Teresa Salis, ha esplorato la relazione tra suoni naturali e creatività, coinvolgendo i bambini nella creazione di tracce musicali ispirate agli elementi della natura.
Tra le attività più apprezzate, spicca la “Baby Beat”, un laboratorio pensato per i più piccoli e guidato da Sara Vargiu, che ha permesso anche ai bambini in età prescolare di entrare in contatto con il mondo della musica elettronica. La possibilità di toccare e sperimentare strumenti reali ha affascinato non solo i bambini, più di quanto si pensasse. Ce lo ha detto Teo Mannu, patron storico di Basstation e organizzatore dell’evento.
La parte tecnica dell’evento è stata seguita da professionisti del settore, tra cui Federico Ilaria, Stefano Puddighinu e Betto Sun, che hanno assistito i partecipanti nella scoperta del software Ableton e nell’utilizzo di controller fisici e consolle professionali. La presenza di figure esperte ha garantito un approccio pratico e coinvolgente, rendendo i laboratori accessibili a tutti, anche a chi non aveva alcuna esperienza precedente nel campo musicale.
“L’evento – ricorda Mannu – si ripeterà in futuro e ha l’obiettivo di far emergere le potenzialità della musica come strumento educativo e creativo, ma anche di superare i pregiudizi che spesso circondano la musica elettronica, vista ancora da molti come distante o di nicchia”.
La risposta positiva dei partecipanti ha già posto le basi per un progetto a lungo termine: nel 2025 è prevista l’apertura ufficiale della scuola Musica Futura, sempre a Sant’Elia, che diventerà un punto di riferimento stabile per il quartiere. L’intento è creare uno spazio aperto a tutti, dove la musica possa diventare un mezzo di crescita personale e collettiva, contribuendo a rafforzare il tessuto sociale del quartiere.
L’evento Musica Futura si inserisce in un contesto più ampio di iniziative volte a valorizzare Sant’Elia, un quartiere che negli ultimi anni sta cercando di riscoprire le sue potenzialità attraverso progetti culturali e sociali. La musica diventa così un ponte che collega generazioni diverse e abbatte le differenze, offrendo ai più giovani nuovi stimoli e opportunità di espressione.