Cagliari è ancora in grado di realizzare i nostri sogni?

Vivo in una città clamorosamente bella, ma che offre poco..su tanti fronti offre davvero poco..e non farò della solita retorica la mia predica. Faccio mie riflessioni che sono anche mie, ma non solo. Sono di tanti, di molti, forse di tutti. Lavorare a Cagliari è difficile, piuttosto difficile, anche quando si tratta di lavori semplici ed umili. Che poi semplici non sono mai e sono complessi tanto quanto e anche più di altri. Umili dipende dai punti di vista ma in molti casi sono scomodi, stancanti, semplicemente. Ma ciò che vorremmo fare, a meno che non sia l’astrofisico che necessita di una nazione molto forte e di città che garantiscano gli strumenti più all’avanguardia e necessari ed i fondi per tale occupazione e per altre che non sto ad elencare, beh a meno che non si tratti di questo, la resa, lo scoraggiamento che pervade tutti noi, com’è naturale accada, non deve condizionarci al punto di decidere di abbandonare la nostra terra, di espatriare senza sè e senza ma, senza attese e senza attuare mille tentativi atti a farci avvicinare ad un obiettivo o un sogno.

Il sogno è adesso e va tenuto vivo e ardente come un fuoco sempre acceso. E il futuro è domani, magari dopodomani, ma c’è! E per creare un collegamento coi sogni di oggi e con la loro evoluzione nel tempo, non possiamo e non dobbiamo puntare subito al volo verso orizzonti lontani, ma credere che anche questa nostra città possa forse aver nascosto tra le sue innumerevoli meraviglie che culla tra le sue braccia, un’opportunità. La nostra opportunità.

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