Dei punti di ritrovo e dei luoghi di studio più in voga a Cagliari, la MEM (mediateca del Mediterraneo) è in assoluto quella che registra la più alta affluenza di studenti. Un luogo ampio che offre svariati servizi e che, ultimamente, ha trasceso in negativo lo scopo per cui è stato concepito.
La colpa non va attribuita ai creatori di questo “polo culturale”, tuttavia le ragioni insite, a causa delle quali viene meno il fine di questo centro per lo studio, devono essere cercate nella concezione distorta degli studenti che beneficiano di tale servizio. Da un’abitudine acquisita si sta passando alla vana moda che esercita una forte attrazione per il suo fascino sociale.
Non si mette in dubbio che, chi si reca alla MEM con l’intento di studiare, lo faccia con le migliori intenzioni. Tuttavia non si rischia di pregiudicare tale fine quando il livello di attenzione tende ad essere decisamente basso? Non si rischia di minimizzare il proprio studio tra caffè e Mac ai tavolini del bar?
Chi prende seriamente il fattore studio non si accontenta, giustamente, dello spazio aperto. Il luogo preferito dei veri “studiosi” si trova all’interno, dove il silenzio regna sovrano e gli occhi, come automi, scorrono ininterrottamente le pagine dei libri. Al chiuso lo scopo della MEM viene compreso a pieno e viene, di conseguenza, realizzato al meglio. Ma chi rimane nei pressi del bar, lavora o mente a se stesso? La risposta è semplice.
Alcuni, a malincuore, si sono dovuto rassegnare all’ambiente zoologico dell’esterno e cercano, al meglio delle loro possibilità, di completare il proprio studio. I restanti si dividono in due categorie: fancazzisti e gli amanti della dissonanza cognitiva (coloro che mentono a se stessi in questo caso). I primi riconoscono la MEM come centro di vita sociale e, non avendo nient’altro da fare nell’arco della giornata, passano il loro tempo a “cazzeggiare” e a socializzare. Per questo lo “scioro” è uno dei loro motivi principali.
I secondi invece, armati di libri e computer, cuffie e Ipod, Psp e giochi da tavolo, per cercare di nascondere la propria indole colma di pigrizia e per evitare i sensi di colpa, mentono a loro stessi per il fatto di impegnarsi nello studio. L’ultima categoria comprende la maggior parte degli individui che stanno all’aperto!
Per questo l’acronimo “Mac E Moda”, non a caso, forse, calza a pennello!