Davide Marfella, dall’Europeo vinto al Torneo delle Regioni

Pian piano si sta riprendendo: l’esperienza europea lo ha entusiasmato quanto provato fisicamente. E’ un’emozione difficilmente raccontabile se non si prova in prima persona. Ed ora, dopo un brevissimo riposo, Davide Marfella, brillante match analyst dello staff della nazionale vincitrice dell’Europeo di calcio a 5, riparte con la rappresentativa regionale maschile verso l’imminente Torneo delle Regioni in Friuli.

Di rientro, il tecnico ha regalato una maglia azzurra al Comitato Regionale e alla Delegazione calcio a 5 sarda.

Davide, intanto complimenti per questo trionfo. Come hai vissuto l’Europeo?

Incredibile. La Nazionale è un ambiente altamente professionale e super organizzato e poter prenderne parte è solo motivo di orgoglio. Inoltre se “in aggiunta” vinci un campionato europeo…. Ti lascio immaginare la soddisfazione e l’emozione.

Torniamo un attimo indietro: come veniva organizzato il lavoro, quali scadenze, con quali strumenti?

Consiste nel fornire al CT e successivamente alla squadra, (sotto forma di video) il maggior numero di notizie ed elementi utili, riguardo gli avversari da affrontare, ma anche quelli utili al miglioramento della nostra squadra. E’ un lavoro continuo e meticoloso. Lavoro durante tutto l’arco della giornata. Quando c’è la seduta di allenamento, piazzo le telecamere e successivamente collaboro con lo staff nel lavoro di campo. Finito l’allenamento si torna in albergo e li inizia veramente il mio lavoro. Faccio l’analisi video delle ultime gare degli avversari, ma anche delle nostre. Inoltre, come detto, filmiamo anche tutti i nostri allenamenti, in modo di cercare di limare eventuali difetti della nostra squadra. Tutto il materiale poi passa da me al resto dello staff, dopo di che ci si riunisce per valutare cosa far vedere alla squadra nelle riunioni video, che sono le scadenze ultime; prima, come detto, ci sono vari incontri interni allo staff tecnico (almeno due al giorno). Uso due pc portatili, tre video camere, un programma professionale di video analisi, specifico per il calcio a 5.

Puoi consigliare a un tecnico dei campionati regionali l’uso della match analisi?

Sicuramente! E’ molto utile, soprattutto per limare gli errori di squadra, per far capire meglio ai giocatori le idee tattiche. Inoltre, secondo il mio parere, risulterebbe molto utile nel settore giovanile per il miglioramento dei gesti tecnici e quelli relativi alla tattica individuale dei ragazzi. Iniziare è molto semplice, basta avere una telecamera e un qualsiasi programma di editing video.

Come si studia un avversario? quali sono gli elementi principali da considerare?

L’avversario deve essere studiato nei minimi particolari. Dalle situazioni tattiche a quelle tecniche, fino ad arrivare a quelle della gestione della partita (esempio: quale quintetto gioca insieme più frequentemente, quali cambi effettuano etc). La tattica è fondamentalmente divisa in:

  • fase di possesso – tutte le situazioni di attacco,
  • fase di non possesso – tutte le situazioni di difesa,
  • palle inattive – in attacco e in difesa,
  • situazioni speciali – portiere di movimento in attacco e in difesa.

 

Effettuo uno studio statistico, grazie ai tagli video e riguardo tutti i tiri e i gol fatti e subiti nelle ultime gare disputate. Inoltre, presento anche uno studio delle individualità; come giocano i singoli, come si muovono, come si smarcano che piede usano, come tirano in porta etc. Insomma un lavoro lunghissimo e articolato.

Com’è la reazione di un giocatore di fronte all’evidenza di un errore?

La riunione video è molto gradita dalla squadra; tutti i giocatori interagiscono costruttivamente alla seduta, anche perché non si colpevolizza il singolo, ma si analizza eventualmente l’errore parlando alla squadra.

Come hai visto le altre nazionali all’europeo? Credi che negli ultimi anni il livello sia cresciuto?

Ormai quasi tutte le nazionali sono in grado di competere con le squadre più forti e in questo europeo abbiamo avuto la conferma, dove la Slovenia ci ha battuto, dove l’Ucraina ha fatto soffrire il Portogallo e dove la Croazia ha fermato sul pari la Spagna. Credo che ci sia un livellamento.

In questi ultimi 5 anni cosa hai notato di nuovo nel futsal?

Ho visto una maggiore prestanza fisico\atletica e, come già detto, un maggior livellamento; per il resto più che novità, ho avvertito una maggiore competitività.

Quali sono le prospettive?

Sono ottimista e vedo un futuro roseo, anche se molto dipende da noi addetti ai lavori. Non ho la presunzione di migliorare da solo il movimento, ma anche la video analisi può essere un piccolo contributo. Poi ci vorrebbe un’attività di formazione continua per gli attori in gioco.

Si ricomincia qui in Sardegna, quali sono i programmi con la rappresentativa?

Continuiamo a lavorare e speriamo di raccogliere dei buoni risultati nell’arco di due anni.

Infine, una dedica per questa vittoria…

E’ facile: la famiglia e gli amici che mi sono stati vicino in questo periodo con messaggi di incoraggiamento. Senza dimenticare chi mi ha scelto: il mister Roberto Menichelli.

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