Viaggiare in questo momento è complicato, difficile. Ci aspettiamo mesi di fermo, ma siamo ancora fiduciosi. Andiamo a cercare allora chi, quando tutto questo caos finirà, ci aiuterà a scegliere destinazioni migliori per poi tornare, dopo qualche giorno, a pensare “ho nostalgia di Cagliari”.
Storie di persone di Cagliari, tratteggiate dalle domande del nostro Marlon Brundu. Domande irriverenti, ironiche, che ci fanno scoprire ancora di più le persone che fanno cose a Cagliari. Un nostro amico Giuseppe Marcialis, titolare dell’Agenzia I Sarti del Viaggio (su Facebook https://www.facebook.com/isartidelviaggio)
- Da piccolo avevi già una vena masochista innata, stai pagando colpe adolescenziali o come è nata l’idea di fare questo mestiere?
Credo di propendere per la vena masochista eheh. In realtà tutti sono convinti che noi giriamo il mondo di qua e di là, prima forse era cosi, adesso facciamo soprattutto viaggiare gli altri, combattiamo per far realizzare i sogni degli altri e ti dirò che alla fine è davvero un gran lavoro, anche in questo periodo.
- Qual è stata la tua vacanza più indimenticabile, considerando che raccontandola sei anche obbligato a farci ridere?
Sicuramente il mio viaggio di nozze. Ovviamente da Agente di viaggio mi sono occupato dell’organizzazione. Essendo dopo l’estate scegliamo Dubai e Seychelles per poter fare altro mare, tanto prendiamo bel tempo sicuro tranquilla amore! Risultato primi quattro giorni tanta di quell’acqua da non poter uscire dalla stanza! Meno male che ero io l’Agente.. Se non altro, essendo viaggio di nozze sapevamo come occupare il tempo, il problema sarebbe stato se fossi andato con un amico!
- Con quale personaggio famoso vorresti passare una vacanza per renderla magica e divertente?
Sicuramente con Bobo Vieri. Le sue dirette in lockdown sono state esilaranti e tra social, sport (ora anche lui malato di Padel) sicuramente il tempo lo passerei ridendo!
- Qual è stata in tutti questi anni la richiesta più assurda che ti è arrivata?
La più assurda in quanto aveva evidentemente qualche problemino col mappamondo e le distanze fu quella di un viaggio con due, dico due, giorni appena di soggiorno a Sydney e a seguire estensione mare.. ai Caraibi. Il tutto in una settimana! Avesse almeno optato per la classe Business visto che avrebbe passato più tempo in volo che altro, ma ovviamente non voleva spendere molto. Il tutto al grido “Ma io ho visto i voli su internet !”
- Invece il cliente seriale numero uno, quello che puntualmente ci “riprova” perché ne sa più di chiunque?
Partendo dal presupposto che chi entra spesso è vestito da “Googlelogo” che ne sa più di tutti, mi ricordo un cliente che si presentò in agenzia con un preventivo che si era già fatto per un Tour della Spagna, quindi diciamo una cosa semplice. Il preventivo veniva € 200 per 20 giorni di viaggio! Ogni volta tornava con questo foglio e io lì a spiegare che era abbastanza improbabile ma non c’era verso, lui tornava periodicamente. Ovviamente non è mai andato da nessuna parte.
- Uscendo dalle solite destinazioni, qual è un Paese fuori dalle rotte turistiche che consiglieresti al tuo migliore amico ed uno in cui manderesti invece qualcuno con biglietto a cui, casualmente, verrà cancellato il volo di ritorno?!
A prescindere dalle situazioni geopolitiche direi sicuramente il Libano. Non è tra le destinazioni più turistiche e richieste ancora ma ha un fascino incredibile, difficilmente spiegabile tra cultura mediorientale e modernità europea insieme. Un viaggio che tra l’altro ho consigliato e organizzato proprio per Nicola (Tixi) qualche anno fa. Mentre un bel luogo in cui manderei chi non è proprio mio amico, senza andare troppo lontano, è un qualche villaggio sperduto della Macedonia, possibilmente al confine con la Grecia. Immagina un luogo popolato di migliaia di Pandev perennemente in tensione.
- Ti do l’occasione per un caffè pagato da un collega. Sono un tuo cliente affezionato, vengo in agenzia ma stavolta non hai più posto per quella destinazione. Da chi mi consiglieresti di andare, con la certezza che sarò trattato coi guanti?
Sicuramente da Cinzia e Laura di P Quadro Travel a Capoterra.
- Ora giochiamo con termini. La parola “crisi” viene dal greco “krísis” e indica “scelta”, “decisione” Tu come stai cogliendo al meglio questa occasione in questo periodo non proprio semplicissimo?
Uno degli elementi positivi di questo periodo è aver tempo per l’aggiornamento continuo, più tempo per informarmi e studiare le nuove procedure legate ai nuovi sistemi di vendita e assicurazione. Ma soprattutto il fatto che questa crisi ha permesso a molte agenzie di viaggio sarde di fare rete davvero, dandosi una mano concreta. E’ la prima volta che accade e mi fa piacere sottolinearlo.
- La vacanza invece, che viene dal latino vacare= essere vuoto, libero, la intendiamo infatti come uno splendido vuoto dalle ansie quotidiane, da riempire al meglio, possibilmente con quel senso di libertà che spesso ci manca. Quali sono gli ingredienti che non possono mai mancare nel nostro bagaglio emotivo al momento dell’imbarco?
Sicuramente in primis non può mancare uno spazio mentale di apprendimento, cioè la curiosità, la voglia di scoprire, di capire realtà nuove. Presupposto per me indispensabile. A seguire una mente libera che aiuta a goderti il tutto al meglio. Infine un approccio flessibile per superare eventuali piccoli imprevisti, che non possono essere chiamati problemi. Se il buffet ha otto portate invece di dieci come previsto lasciatelo scorrere, non penso sia quello un problema. Invece alcuni si lasciano rovinare la propria vacanza proprio per un approccio poco flessibile.
- Il Turismo deriva come termine dai Grand Tour che l’elite della gioventù europea faceva, mentre nel senso di viaggio organizzato e di massa ha invece una data di origine certa ed un inventore ben determinato: il 5 luglio 1841, quandoThomas Cook organizzò un viaggio in treno da Leicester a Loughborough a cui presero parte 600 persone al costo di uno scellino a testa. Sono passati quasi 180 anni. Come ti immagini questo mondo tra altri 180?
Un evoluzione di quello detto prima, sempre più cucita, probabilmente molto più individuale. Un pianeta sempre più popolato porterà più offerta e immagino tutto quello che la tecnologia potrà apportare. Mi immagino ad esempio il giro del mondo in tre giorni o anche meno se pensiamo che solo fino a trent’anni fa era impossibile programmare un weekend a Londra o Parigi o una crociera di sette giorni dietro casa.
- Come chiuderesti al meglio questa chiacchierata?
Con una frase che ben rispecchia il nostro modo di essere: Viaggiare è l’unica cosa che compri e che ti rende più ricco.
Fabio Brundu